Alda Teodorani
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L'inquietudine generata da problemi fisici, dalla malattia e dalla trasformazione del corpo è sempre per me la più potente. Se leggo un libro particolarmente truce io non mi spavento, e nemmeno vedendo un film con immagini di inaudita violenza. Posso chiudere il volume, girare pagina e, nel caso del film, chiudere gli occhi. Ma di fronte al male ineluttabile che invade il corpo non ci sono difese; l'unica difesa è chiudere quello sportello della mente, ma non sempre si può fare. La letteratura e il cinema della violenza non mi danno nessuna inqietudine. Pensare che l'uomo ha raggiunto Marte ma non sa ancora curare l'aids, o non lo fa per questioni puramente economiche, mi spaventa da morire. Non sappiamo aver cura di noi stessi. La malattia, come il tempo, è inesorabile anche quando non c'è.
(Alda Teodorani)

"LA SIGNORA DELLE TORTURE"
di Alda Teodorani
(Addictions 2004)
"BELVE"
di Alda Teodorani
(Addictions 2003)

FIORE
di ALDA TEODORANI

Prima del grande bivio che traccia il confine tra le due province, c'è un gabbiotto di lamiera, alla fine del viale di tigli. È la pensilina d'attesa dei bus che, attraversando il paese perso nella pianura, conducono alle due città capoluogo. Due donne camminano piano. Cosa guardino, così immerse nei loro pensieri, non si capisce: forse il sole che sorge - troppo lentamente - o forse gli alberi scheletrici, spogliati dall'inverno. Antonella osserva la sua amica, persa in sogni impossibili, si chiede dove arriva il confine tra lucidità e sofferenza. Fiore rabbrividisce nel sottile cappotto di lana grigia da quando ha saputo di avere un tumore, si veste come capita, la temperatura e la stagione non hanno più importanza e pare ancora più piccola, più scavata, con quegli occhi nerissimi così grandi, lucidi. Neri laghi di dolore.
Sono arrivate alla fermata. Non c'è quasi nessuno per strada, una bicicletta che passa ogni tanto, o qualche auto che nel silenzio sembra fare un gran rumore, il gas di scarico che diventa una nube enorme di calore, in quel freddo così assoluto.
Fiore rabbrividisce ancora.
Strusciando il fondo dei camperos contro la ghiaia indurita dal freddo, Antonella ha detto: "Se vuoi, possiamo tornare a casa". Guarda le costruzioni intorno, villette a due piani distese sul terreno piatto, che sembra quasi morire intorno a loro. Le fissa a lungo, come non aspettasse nemmeno una risposta. Che infatti non arriva. "Passiamo un po' di tempo vicino al caminetto acceso... chiudiamo fuori l'inverno. Ci mettiamo le camicie che usavamo per andare alla Baia degli Angeli, ricordi, quelle con le palme... facciamo finta che sia estate" dice ancora. E poi, più esitante, abbassando un poco la voce: "Lo sai che questo freddo ti ammazza, vero?"
"Smettila!" e la risposta è arrivata secca, dura come un pugno. Antonella si è sentita mancare il respiro, si rende conto della stupidaggine che le è sfuggita
ma non è colpa mia se non riesco a crederci...
Fiore l'ha presa per le spalle, la fissa: "Lo sai quanto mi resta, e vuoi rinchiudermi? Mi butterei nel lago, se non fosse ghiacciato, piuttosto che mettermi a letto, aspettando di addormentarmi... lasciami fare..." ed ora che Antonella vede gli occhi dell'amica affondare nelle lacrime, ha detto: "Ti voglio bene, e non so cosa fare per aiutarti".
Fiore si è ficcata le mani in tasca, stringe i pugni, fino a conficcarsi le unghie nei palmi, risponde: "Non puoi fare proprio nulla. Puoi solo augurarti che finisca in fretta, senza dolore. Tra poco dovrò ricoverarmi. Mi auguro solo di morire prima".
Ora è Antonella, che sta per piangere. Sente il dolore che si annoda, a stringerle la gola, non sa se riuscirà a soffocarlo. Ma Fiore non la guarda.. Guarda a Ovest, verso la città e verso l'inizio del paese, con la sua improvvisa muraglia di case alte e senz'alberi attorno, che spunta nella pianura, solitaria come un fungo velenoso. Dalla curva che la statale affronta girando attorno al paese, vede arrivare la testa del bus, lucente di sole.
Sono salite, si siedono in silenzio. Antonella sta ancora cercando di soffocare quel dolore, che non se ne vuole andare e all'improvviso capisce è il suo dolore. E io lo sto condividendo con lei. Come quando, da bambine, ci dividevamo il cespuglio di ribes...
In meno di dieci minuti, il bus le scarica in mezzo al mercato, alla sua miriade di colori. Per un poco hanno scordato l'inverno, il freddo, il tempo, perse nella folla vociante, tra le bancarelle ricolme di jeans da poco, di bigiotteria, di attrezzi agricoli. A Fiore non capita spesso, che il tempo passi così. Il dolore, la malattia, la trascinano sempre più in attimi statici, dove le ore si dilatano.

Torneranno col treno, era deciso. Il largo viale della stazione soffia loro in faccia un vento gelido, disperdendo sottili falde di nebbia. Tutto il colore se n'è andato. Nella sala d'aspetto Fiore si è improvvisamente piegata in due per il dolore.
"Ecco l'ospedale... mi manda a dire che mi sta aspettando..." e la sofferenza le deforma il viso tanto da farla sembrare un'altra... "Non ne posso più - mormora ancora - se trovassi la forza, o se mi capitasse, di morire adesso, ricorderei solo gli anni migliori della mia vita. E invece, prima che finisca, vedrò il mio corpo decomporsi lentamente".
Antonella la fissa, tace. Sta cercando ancora di capire - le succede da quando ha saputo - cosa può fare per l'amica, si chiede, in una girandola confusa di pensieri, fino a che punto arriva il bene che le vuole. Fiore ha soggiunto: "Andiamo fuori, non respiro...". L'altra l'ha presa per il braccio. Sono sulla pensilina. Una voce dagli altoparlanti annuncia il passaggio di un treno rapido. Il mostro di metallo arriva, fischiando. Fiore dice: "Aiutami... ti prego" e volta le spalle ai binari, mentre fa un passo indietro, verso l'orlo del marciapiede.
Antonella ora ha capito.
E il treno passa, come una falce.



Alda Teodorani: Pubblicazioni: Sceneggiature per fumetti su Splatter e Mostri (1990); Racconti su giornali e riviste: Temporali, Private, Giornale di Napoli, QuiGiovani, L'Eternauta, Diesel, L'Unità, Blue, Strane Storie, Delitti di carta, Liberazione, Carmilla; Racconti in antologie: Raccontare il tempo (Donne del PCI, 1990); Nero Italiano 27 racconti metropolitani (Mondadori, 1990); Oltre... (Ed. Franco di Mauro, 1992); Nel nome di Conan (Ed. Yorick, 1994); NEOnoir (Il Minotauro, 1994); Giorni Violenti (Datanews, 1995); Horror Erotico (Stampa Alternativa, 1995); neoNoir - Deliziosi raccontini col morto (Stampa Alternativa 1995), Estate Gialla 1996 (Mondadori); Gioventù Cannibale (Einaudi, 1996); Italian Tabloid (Ed. L'altritalia di Avvenimenti, 1997); Cuore di pulp (Stampa Alternativa, 1997); Juventud Canìbal (Grijalbo, 1998); Femmine alla Corda (Mare Nero, 1999); Ragazzi al bar (Castelvecchi, 2000); Bambini assassini (Stampa Alternativa, 2000); Jeunesse Cannibale (Naturellement, 2000); Roma Fantastica (Addictions, 2001); La donna nel ritratto (Addictions, 2002); I miei libri: Giù, nel delirio (Granata Press, 1991); Giù nel delirio, Specchi di sangue; Soluzione finale, in Le radici del male (Granata Press, 1993); Fiore Oscuro (Il Minotauro,1995); Labbra di Sangue (Datanews, 1997); Sesso col coltello (Stampa Alternativa, 2001) e la raccolta di racconti Il segno di Caino (Datanews, 1996); Saggi: Pornodive (Castelvecchi, 1997); Editing dei volumi: Death Market di R. Maresci; Anche tu astronauta di R. Balli; Teppa di V. Marchi; La foresta dei coccodrilli di L. Bernardi; Fusion di V. Martorella; Teen Idols di F. Saulini e F. Denti (Edizioni Castelvecchi); Traduzioni: Fulcanelli: svelato il mistero del più grande alchimista moderno di G. Dubois, Il libro dell'Angelo di M. Mercier, Il caso Roswell di G. Bourdais, Dialogo con la Natura di I. van Lippe-Biesterfeld, I templari in America di J.D. Mahieu, In diretta dall'Aldilà di Brune e Chauvin, La leggenda del santo assassino di G. Flaubert, Reiki 2° grado di A. Luijerink, Aikido di S. Benedetti, Punti Vitali di Saiko e Plée, Viaggi fuori dal corpo di B. Raquin, Terapie energetiche e polarità umana di M. Guay, Allan Kardec di C. Varèze La Torre di Babele di J. Vicari .



"SESSO COL COLTELLO"
di Alda Teodorani
(Stampa Alternativa)

"ORGANI"
di Alda Teodorani
(Stampa Alternativa)
"LE RADICI DEL MALE"
di Alda Teodorani
(Addictions)




"GIU' NEL DELIRIO"
di Alda Teodorani
(Granata Press)
"LE RADICI DEL MALE"
di Alda Teodorani
(Grana Press)
"IL SEGNO DI CAINO"
di Alda Teodorani
(Lucifero - Datanews)
"LABBRA DI SANGUE"
di Alda Teodorani
(Lucifero - Datanews)
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