BILICO
di Paola Barbato

è diventato un romanzo Rizzoli... visita il sito


Bilico di Paola Barbato (Rizzoli, Scala Italiani, 2006) € 17,00 - 319 pagg.

Tre sono le vittime, finora. L'assassino è stato grottescamente soprannominato "il Seviziatore". È meticoloso, paziente, imprevedibile. Uccide in modo atroce le sue vittime e compone la scena del delitto come un vero teatro dell'orrore. La donna che gli dà la caccia si chiama Giuditta Licari. Da anni la polizia si rivolge per "consulenza" a questa strana dottoressa, anatomopatologa e psichiatra, pragmatica, solida e inquietante nel suo totale distacco di fronte a ogni genere di crudeltà, in grado di vedere oltre il sangue, oltre i cadaveri e guardare il mondo con gli stessi occhi dell'assassino. L'indagine sul Seviziatore la mette di fronte a qualcosa che raramente ha provato nella sua vita: il dubbio



[...] Voglio anche che chi di voi è al corrente del mio impegno contro la Corea di Huntington sappia che il 5% del prezzo di copertina verrà devoluto all'Associazione "Mauro Emolo", e chissà che questa volta non riesca sul serio a fare qualcosa di concreto contro questa fottuta malattia. [...]
(Paola Barbato)

Luca Crovi intervista Paola Barbato a Tutti i colori del giallo
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P. B. STORIA

Paola Barbato, come scrittrice, ha pubblicato i seguenti racconti:

"Le Ragazze con la Pistola"
contiene il racconto "
Bi"
di Paola Barbato

"In Fondo al Nero"
contiene il racconto "Ghor"
di Paola Barbato e Tiziano Sclavi


PER BONELLI EDITORE:

Paola Barbato, come soggettista e sceneggiatrice, ha realizzato per Bonelli editore i seguenti Dylan Dog. 157 "Il Sonno della Ragione", 163 "Il Mondo Perfetto", 167 "Medusa", 169 "Lo Specchio dell'Anima", 172 "Memorie dal Sottosuolo", 175 "Il Seme della Follia", 183 "Requiem per un Mostro", 185 "Phobia", 189 "Il Prezzo della Morte", 191 "Sciarada", 200 "Il Numero 200", 202 "Il Settimo Girone", 206 "Nebbia", 210 "Il Pifferaio Magico", 212 "Necropolis", 221 "Il Tocco del Diavolo", 228 "Oltre quella Porta", 234 "L'Ultimo Arcano", Speciale Dylan Dog 12 con il libretto "Il Cavaliere di Sventura", Super Book n. 19 contiene "Il Cavaliere di Sventura", Almanacco della Paura 2001 contiene "Qualcuno nell''Ombra", Maxi Dylan Dog 2001 contiene "Il Capobranco", Maxi Dylan Dog 2003 contiene "L'Esodo" Speciale Dylan Dog n. 18 "La scelta", Dylan Dog Gigante n. 13 Il "Senza Nome" .

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Piccoli orrori quotidiani: il noleggio
Piccoli orrori quotidiani: l'incidente
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Autobiografia di Paola Barbato (di un paio d'anni fa): Nata mio malgrado figlia unica, trascorro una ventina d'anni a chiedermi sostanzialmente cosa diavolo ci faccia a questo mondo. Lungo quest'arco temporale finisco la scuola dell'obbligo, mi diplomo senza infamia e senza lode al Liceo Linguistico, mi iscrivo a Lingue all'università, ma non finirò mai (ovvero: non ho ancora finito, anche se sono a sei esami dal traguardo), e cerco di capire se ho un'inclinazione anche vaga per qualcosa.

La passione per il teatro è evidente, ottengo qualche risultato e alcuni lavori da professionista, ma ero destinata a incontrare ben presto l'ostacolo che mi avrebbe reso impossibile proseguire questa strada: il mio odio per i viaggi. La prima microscopica tournée mi stronca, abbandono ogni velleità professionale ma continuo a recitare per pura passione (a 10 metri da casa).
Tento la strada del doppiaggio, con forte malessere, e nel frattempo l'abitudine di tenere un diario, di scrivere interminabili lettere e di prendere appunti inizia a virare verso la necessità di scrivere, a ogni costo scrivere. I primi lavori sono un'autobiografia (scritta a 17 anni, praticamente un delirio), una commedia noir, un romanzo anch'esso con spunti autobiografici e infine la prima raccolta di racconti intitolata "Intermittenze" che, su incoraggiamento di un noto scrittore, fa il giro di tutte le case editrici possibili e immaginabili, le quali rispondono puntualmente che il lavoro, pur apprezzabile, in alcuni casi bellissimo, non trova la giusta collocazione nelle loro linee editoriali.

Nel mio pellegrinaggio per editori lascio quasi per sbaglio una copia in Bonelli per la redazione di Dylan Dog, sperando che magari mi comprino un racconto per farne un soggetto (leggo Dylan quasi dagli esordi). Sei mesi dopo Mauro Marcheselli mi chiama, sostenendo che c'è qualcosa di buono nei miei racconti e che se lo desidero posso provare a buttare giù qualche pagina di sceneggiatura, senza impegno ne' promesse. Mentre nel frattempo la mia vita sentimentale va a rotoli, prendendomela comodissima e senza crederci un minimo, partorisco una sceneggiatura completa con le mie brave 94 tavole, e la spedisco.

La seconda telefonata di Mauro mi stronca in maniera definitiva ("Storia inproponibile, quasi niente dal salvare, scritta male, sceneggiata peggio…"), con il "contentino" che se voglio tentare di scrivere un soggetto lui avrà la bontà di leggerlo. Sdanarata e nella disperazione più nera scrivo quasi subito una storia su Dylan che diventa uno jettatore. Mauro boccia l'idea, ma mi suggerisce di rigirarla su Groucho.

Dopo un'attesa estenuante mi viene detto che, benedetta da Decio Canzio, posso iniziare a scrivere l'albetto allegato allo Speciale di Dylan, che la mia sceneggiatura precedente era quasi pubblicabile e che il mio ingresso in scuderia era stato valutato sin dal ricevimento dei racconti. Era il 1997. Inizio a lavorare partendo da zero, scrivendo e riscrivendo, imparando con grande sforzo ad adattarmi al formato del fumetto guidata da Mauro, potando i fiumi di parole che riverso nei baloons. Intreccio con Dylan un rapporto matrignesco, viscerale, complicato.

Per quanto ne so ora vivo da sola con tre cani, single definitiva anche un po' frolla, alla Litizzetto, dividendo il mio tempo, i miei spazi e i miei respiri tra Dylan e l'associazione "Mauro Emolo" che combatte una malattia genetica neurodegenerativa, la Corea di Huntington, il vero scopo della mia vita.

Domande a Paola Barbato su Craven Road 7 riguardo il suo lavoro di sceneggiatrice e ultimamente anche riguardo il romanzo BILICO

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